“Chi non è stato truffato almeno una volta non può diventare un mercante.”

Popolo di commercianti ed abili mercanti, devono la loro fortuna allo spiccato senso per gli affari ed alla gestione dell’economia delle loro terre. Questo è dovuto in larga parte alla posizione centrale del loro regno all’interno del continente, divenuto di fatto via obbligata per tutti gli scambi commerciali degli altri popoli.
Affacciati inoltre sia sul Mare Circolare che sul Mare Stretto, hanno sfruttato le loro capacità di navigazione ed i loro ottimi rapporti con il popolo dei Taulaga, per estendere la propria influenza economica anche sulle isole circostanti.
È tradizione quasi obbligata portare un’offerta di cortesia se si viene invitati da un Masnar nella sua dimora.
Tratti culturali caratteristici
Il commercio è sia la fonte primaria della loro ricchezza sia del loro sostentamento, in quanto le limitate risorse presenti nel regno sono devolute principalmente alla costruzione di navi ed all’esplorazione marittima. Ed è sempre grazie al commercio che hanno sviluppato una cultura molto particolare rispetto a quella degli altri popoli.
Più che aver creato usanze e tradizioni proprie nel corso del tempo, la loro natura di mercanti li ha spinti ad assorbire le particolarità delle persone e dei regni con cui sono entrati in contatto, finendo poi per farle proprie e reinterpretarle una volte riportate a casa. Non è difficile ad esempio che città e villaggi vicini al confine con un altro regno festeggino tradizioni ed usanze molto simili a quest’ultimo.
L’unica tradizione che i Masnar hanno sviluppato autonomamente è il giorno della fratellanza, che rappresenta la data in cui hanno per la prima volta incontrato il popolo dei Taulaga ed iniziato con esso i floridi rapporti che durano tutt’oggi.
I loro modi di fare sono tendenzialmente ospitali, amichevoli ed affabili, e tanti potrebbero scambiarli per una estrema cordialità. Sappiamo bene invece che questo è uno dei modi che utilizzano per ottenere sempre l’affare migliore con i loro interlocutori, qualunque sia la loro razza o provenienza.
Un’ultima cosa infine è degna di nota e loro motivo di orgoglio in tutto il continente, ovvero l’estremo rispetto della legge ed il bassissimo tasso di criminalità. A differenza degli altri popoli infatti, le poche prigioni del regno non sono quasi mai piene e le condanne a morte estremamente rare.
Abbigliamento
L’abbigliamento dei Masnar è legato a doppio filo alla loro principale professione, il commercio. I vestiti sono strutturati per essere molto comodi e tendono alla semplicità, evitando gli eccessivi sfarzi o nascondendoli per non attirare l’attenzione. Non è raro che però dispongano di molte tasche, anche nascoste, per trasportare i propri oggetti.
È comune vederli indossare lunghe giacche, pantaloni e stivali alti fino al ginocchio, adatti quindi ai lunghi viaggi. Gli unici a concedersi il lusso di rifiniture particolari sono i componenti delle famiglie più note e le personalità in vista, avendo spesso più un ruolo di rappresentanza che di mercante vero e proprio.
Concetto di aldilà
I Masnar hanno fatto del guadagno uno stile di vita, e anche di morte: secondo la loro cultura anche nell’aldilà si può ottenere un posto privilegiato. Nei terreni delle famiglie più ricche ci sono splendidi mausolei familiari di marmo che differenziano i ricchi dal popolo e che, nell’aldilà, garantiscono al loro spirito una comoda e lussuosa sistemazione.
Il loro rito funebre consiste nel seppellire i morti assieme ad un loro oggetto personale: più questo oggetto è di valore, più lo spirito si potrà godere l’eternità nel lusso e nell’agio.
Esistono invece pochissimi terreni comuni adibiti a “cimiteri”, in cui i popolani usano seppellire un singolo oggetto, spesso di valore meramente simbolico, e porvi sopra un piccolo memoriale di pietra. Per loro, compiere questo gesto vuol dire comunque lasciare qualcosa agli spiriti dei propri cari, qualcosa da dare in cambio di un sereno trapasso nel regno degli spiriti; lo spirito che viene dimenticato resterà intrappolato al luogo della sua morte per sempre.
Il linguaggio
Failtè: benvenuto
Slan: addio
Tradail: commercio
Ainelach: rozzi
Mallacht: esclamazione comune
Famiglie e personalità note
Arconte Eoghan
L’Arconte Eoghan, discendente del navigatore che scoprì l’isola dei Taulaga, eccezion fatta che per le emergenze militari preferisce evitare riunioni troppo formali per dirigere le attività del suo regno. Piuttosto, a cadenza mensile, organizza una festa da ballo in grande stile. Ospiti fissi di tale festa sono tutti i membri delle famiglie più importanti del regno, e vi sono inoltre invitate altre sei famiglie considerate le più attive del momento sul piano economico. Durante il ballo l’Arconte in persona adibisce un’area privata per i capofamiglia in cui discutere gli affari più importanti.
Famiglia Longach
Il nome dei Longach inizia assieme a quello del Quarto Arconte, Eoghan, perché è proprio a loro che si rivolse per costruire la prima flotta che scoprì le isole dei Taulaga, e si dice sia stato in uno degli alberi da loro raccolti che egli abbia trovato il frammento di energia. Nonostante dal viaggio dell’Arconte siano state poche le navi che effettivamente fecero ritorno, la famiglia ottenne un grande riconoscimento che si trasformò inevitabilmente in commissioni di ogni tipo di imbarcazione da parte del gran numero di compagnie e mercanti che iniziarono a nascere.
Ad oggi i Longach dispongono della maggior parte dei terreni boschivi del regno dai quali raccogliere il legname, e dei più grandi laboratori navali lungo le coste del Mare Circolare, potendo contare di fatto su costanti e cospicue entrate economiche da qualsiasi regno.
Famiglia Airged
Non può esistere commercio senza denaro e, per commerciare, il denaro deve essere tenuto il più al sicuro possibile. E se possibile ovviamente, questo denaro ne deve generare altro. Questi sono i tre fattori che la famiglia Airged ha fatto propri e perseguito nel corso della propria storia portandoli al successo.
Quello che compresero, infatti, era che la più grande paura di un mercante fosse perdere tutti i propri averi per mano di banditi e malviventi durante i loro viaggi. Consci di queste paure capirono ben presto un modo sia per porvi rimedio sia per ottenerne un ricavo: consentire ai commercianti di depositare i propri guadagni e beni al sicuro presso di loro, in cambio di una piccola percentuale di denaro e di un titolo autenticato che gli avrebbe consentito di ritirare quanto depositato o al loro ritorno, o presso un’altra città o villaggio dove gli Airged erano presenti.
Con queste somme di denaro a disposizione, la famiglia iniziò anche a fornire prestiti in cambio ovviamente di ulteriori somme di denaro, divenendo col tempo la più ricca famiglia nel regno Masnar. Ricchezza e notorietà che non li rende però immuni a voci di affari loschi e violenze. Non è raro infatti che in caso di mancati pagamenti siano i primi ad essere additati come mandanti di atti di usura, azioni punitive o addirittura assassini. Accuse sempre respinte dalla famiglia e che mai hanno trovato un fondamento effettivo.
Famiglia Bossan
Bossan, per un mercante Masnar, è un nome che significa al contempo sicurezza e noiosa burocrazia. La loro storia ha inizio nei tempi in cui i Masnar cominciarono ad aprire i loro commerci verso gli altri regni, tempi in cui forti della propria etnia gruppi di criminali senza scrupoli presero a spacciarsi per autorevoli mercanti in modo da truffare questi nuovi clienti per i quali valeva lo stereotipo che tutti i Masnar operassero legalmente.
Preso atto di questo fenomeno, che rischiava ovviamente di danneggiare la loro immagine e distruggere questi nuovi mercati, una famiglia di commercianti decise di istituire una sorta di “sigillo di garanzia” che i propri clienti avrebbero potuto verificare, per assicurarsi che la persona con cui stavano trattando avesse alle proprie spalle un nome onorevole o un’organizzazione lecita. La famiglia era ovviamente la Bossan, ed investì con enorme rischio tutte le risorse a propria disposizione per viaggiare nei regni e presentare questo progetto, finendo quasi sul lastrico ma ottenendo ben presto un ritorno inaspettato.
I clienti presenti negli altri regni cominciarono infatti a richiedere anche agli altri mercanti Masnar se essi disponessero di questo sigillo, rifiutandosi di commerciare in caso negativo. Vedendosi negati gli affari, questi mercanti iniziarono a rivolgersi ai Bossan pretendendo l’ottenimento di questo certificato. Certificato che la famiglia iniziò sì a concedere, ma solo in cambio di prove della natura legale degli scambi commerciali e di somme ricorrenti che ne certificassero la natura imprenditoriale.
Resistendo alle ovvie minacce ed intimidazioni che questa loro idea scatenò, i Bossan smisero ben presto di commerciare beni e si elevarono, col tempo, a garanti delle attività commerciali di tutto il regno Masnar, fornendo a chi poteva permettersele quelle che chiamarono “Licenze di commercio”.
Come ben sappiamo, ad oggi un commerciante che non disponga di questa licenza non è mai visto di buon occhio e difficilmente può competere nello spietato sistema Masnar.
Leggi e punizione dei reati
Furto
Risarcimento del valore dell’oggetto trafugato moltiplicato per tre.
Quando avviene tra pari, il risarcimento dell’oggetto avviene dopo regolare processo o accordo fra le parti
Quando avviene ai danni di una persona più agiata, risarcimento dell’oggetto e in mancanza delle possibilità economiche, la parte lesa può decidere l’impiego che più ritiene utile.
Truffa
Risarcimento dell’ammontare sottratto più eventuali comprovati danni collaterali.
Quando avviene tra pari, risarcimento dell’oggetto dopo regolare processo o accordo fra le parti
Quando avviene ai danni di una persona più agiata, risarcimento dell’oggetto e in mancanza delle possibilità economiche, la parte lesa può decidere l’impiego che più ritiene utile con la facoltà di scontare la pena presso terze parti
Aggressione
Diritto di scegliere come risarcimento un qualsiasi bene, che è attualmente o che sarà in futuro, in possesso dell’aggressore. Possibilità di deportazione in caso di aggressione ai danni di una famiglia più agiata.
Omicidio
Debito monetario inestinguibile nei confronti della famiglia della vittima, che riceverà sempre una parte dei guadagni dell’assassino decisa dai rappresentanti dell’Arconte. In assenza di famiglia sarà direttamente l’Arconte a riscuotere tale debito. Possibilità di deportazione in caso di aggressione ai danni di una famiglia più agiata.
Il rapporto con gli altri popoli
Il loro atteggiamento verso gli altri popoli è generalmente tollerante ed amichevole, data la natura commerciale dei loro rapporti, e tendono quindi a non farsi nemici (almeno pubblicamente).
Dicono dei Daichid: “La forza è il diritto delle bestie.”
Dicono dei Bhasaki: “C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia vengono condivisi con tutti.”
Dicono dei Tuasul: “Qual’è la convenienza di creare mura se poi non fai pagare il dazio a chi le attraversa?”
Dicono dei Taulaga: “È stato difficile commerciare con chi non conosceva il valore del denaro. Ma a differenza di altri che non volevano capire, loro ci hanno ascoltati.”
Dicono dei Kalach: “Gli Algair, popolo che andava a caccia di marmotte quando noi già s’imparava a commerciar d’arte.”
Dicono dei Dagda:“Sono tutti quanti altezzosi da far paura, e hanno la tendenza a odiare si può dire ogni cosa tranne loro stessi… ah no giusto, si odiano anche tra di loro.”