16 e 17 Settembre 2023 – Live 6 – Bianco e Nero
16 e 17 Settembre 2023 – Live 6 – Bianco e Nero

16 e 17 Settembre 2023 – Live 6 – Bianco e Nero

Il gruppo Etherea GRV è stato felice di presentarvi l’evento “Live 6 – Bianco e Nero”, terzo Live del 2023 che ha visto finalmente giungere la spedizione al termine della propria missione.

“Live 6 – Bianco e Nero” si è svolto nel fine settimana del 16 e 17 Settembre 2023 presso il Rifugio La Spinella, in località Sansepolcro, Arezzo.

Rinnoviamo come per ogni evento i ringraziamenti anche agli amici del canale Nerd Imparati, dove abbiamo potuto riassumere le trame principali dell’evento in un Podcast tutto da ascoltare, e che trovate proprio qui sotto. Sotto il video, invece, trovate l’epilogo del live.

Epilogo

Mentre il sole tramonta oltre l’orizzonte, proiettando le lunghe ombre delle colline e dei monti sulle terre desolate che avete finora attraversato, venite convocati e vi raccogliete attorno agli ambasciatori ed in particolare Itxli, adesso custode del frammento estratto dai resti di quello che un tempo era Markus, colui che per portare “l’equilibrio” stava cercando di annientare i vostri regni.

Itxli, Nicholas, Delahia e Niral si congratulano a più riprese: “È grazie a voi che tutti i regni ora sono finalmente al sicuro. La notizia della nostra vittoria starà già facendosi strada, per cui non ci resta che raccogliere i nostri averi e lasciare il posto agli studiosi, che avranno probabilmente secoli di lavoro garantito da qui in poi. Siamo la dimostrazione che la collaborazione tra i popoli ha dato i suoi frutti.”

Itxli conclude dicendo “Come già detto di fronte a tutti voi, sarò il custode del frammento fino al ritorno in patria, dove ci rimetteremo al volere degli Arconti su ciò che dovremo fare. Adesso in marcia, si torna finalmente in patria”.

Considerata l’importanza di ciò che avete trovato nella vostra missione, sia Delahia e Niral, che voi stessi, scortate Itxli con attenzione lungo i sentieri che avete già percorso, mentre lui procede con sguardo fisso, passo spedito e talvolta non curante delle richieste o domande che voi o le ambasciatrici gli rivolgete. Riuscite ad interloquire con lui durante le soste e gli accampamenti notturni, durante i quali lo trovate praticamente sempre assorto ad osservare tutto ciò che lo circonda come se lo vedesse sotto una nuova luce.

Durante il viaggio di ritorno avete presto evidenza del risultato della vostra battaglia con Markus. Seppur incontriate le bestie che vi hanno dato filo da torcere finora, uccidendo anche alcuni dei vostri compagni, queste sembrano adesso allo sbando e senza uno scopo. Osservate che la loro camminata è irregolare e non sembra avere una meta, ed in più casi non sembrano nemmeno considerarvi nonostante ve li troviate davanti. Gli esseri che un tempo necessitavano di decine di combattenti e quantità enormi di magia per essere distrutti, sono adesso dei gusci vuoti che è sufficiente spingere a terra per essere resi inermi.

Presto sulla via di ritorno incontrate una delle spedizioni, più precisamente quella che aveva intrapreso la via diretta per l’Est, comandata dai Dagda e dai Bhasaki. Vi accolgono nel loro accampamento, in una piana ai piedi di uno dei passi delle terre perdute, ed indicono un incontro dove, per varie ore, vi chiedono nei minimi dettagli ciò che è successo.

Rimanete ospiti per qualche giorno con loro, e non potete non notare che la guerra ha stremato anche i più granitici dei combattenti. Molti sono menomati, altri fissano il vuoto e non reagiscono quando gli altri si rivolgono a loro, ed altri ancora hanno probabilmente pensato di sfruttare questi momenti per portare avanti le proprie vendette personali.

Saltano infatti al vostro occhio due momenti particolari:

Una mattina nello spiazzo principale dell’accampamento si tiene infatti un sommario processo, da parte dei Daichid, dove tre combattenti, due Tuasul ed un Masnar, sono accusati per l’omicidio ed il furto degli averi di altri due Daichid loro compagni di plotone. La situazione si fa tesa quando altri compatrioti dei condannati cominciano a richiedere a gran voce la “giurisdizione” del processo, mentre i Daichid incitano ad un’esecuzione immediata, che in parte, purtroppo, riesce. Frapponendosi fra i condannati ed i loro compagni, molti dei Daichid riescono a fare da scudo e permettono ad uno di loro di decapitare uno dei Tuasul. Solo l’intervento dei comandanti, che sono costretti a giustiziare a loro volta l’improvvisato “giudice”, evita lo scoppio di una battaglia nel campo.

Infine, la sera prima della vostra partenza mentre vi trovate con i comandanti, questi ultimi vengono chiamati per un’ennesima situazione di emergenza. Era stata infatti ritrovata in fin di vita una donna Kalach che aveva rivelato ai suoi soccorritori di essere stata aggredita da un Dagda, di cui aveva detto il nome prima di perdere i sensi. Seguendo i comandanti notate che quasi tutti i Kalach si erano radunati davanti alle tende dei Dagda pronti al linciaggio, mentre questi ultimi li tenevano a distanza ma provocandoli al contempo. Riuscite a calmare gli animi e permettere ai comandanti di allontanare l’accusato, che sprezzante di quanto stava succedendo grida gran voce alla folla inferocita “Anche se fossi stato io? Cosa ci sarebbe stato di male? È così che si trattano gli animali che non ubbidiscono agli ordini”. Siete nuovamente costretti a fare da scudo per impedire l’assalto dei Kalach.

Durante la vostra permanenza udite anche il parlare dei soldati e le voci che girano tra loro, e molti argomenti sono comuni e ripetuti:

I Kalach paiono dissentire della fiducia che la loro ambasciatrice ripone in Itxli, e sono estremamente diffidenti del “troppo nobile intento del Taulaga di portare qualcosa di così potente dagli Arconti senza domande, senza nemmeno pensare di volerlo tenere per sé”.

I Taulaga hanno invece opinioni divise. Mentre vari Paleni e chi è più vicino ai Masnar avanzano alcuni dubbi, la maggior parte dei Vaega e di chi ha sempre vissuto sulle isole confida nel loro ambasciatore e spera che dopo l’incontro con gli Arconti gli sarà concesso di studiare il frammento direttamente nella loro terra natia.

Per quello che concerne il popolo Tuasul c’è un gran chiacchiericcio: molti sono contenti che il Frammento stia tornando ad Ovest con loro e tutti gli Ambasciatori, ma qualcosa non sembra quadrare: seppur tutti uniti, verso casa molte cose sono sfuggite di mano e non rispettano gli accordi presi in precedenza soprattutto i Taulaga sembrano avere un piano in mente.

I Daichid sono invece piuttosto netti, nonostante non lo dicano mai apertamente: il frammento sarebbe dovuto finire al loro popolo per terminare una volta per tutte il conflitto che, seppur sopito da tempo, è sempre stato presente.

Consapevoli di queste voci, il giorno della vostra partenza sia i comandanti che gli ambasciatori indicono una riunione con tutto il campo per festeggiare l’esito della guerra e riportare il senso di unione e collaborazione. Viene indetto un banchetto, finanziato dagli ambasciatori, cui la maggior parte dei soldati partecipa e sembra, perlomeno in parte, ritrovare un senso di normalità e di felicità.

Terminato questo festeggiamento e raccolte nuovamente le vostre cose, ripartite alla volta dei territori Daichid, dove i regni di Etherea vi attendono. Ed una volta superati i passi che per primi avete valicato ormai un anno fa, sentite subito l’atmosfera di casa e vi accorgete ben presto che l’umore di chi già era rientrato è ben diverso da ciò che avete visto negli accampamenti.

Trovate persone che abbracciano finalmente i propri cari, contadini e popolani che accolgono i combattenti nelle loro case per offrirgli cibo e alloggio prima di ripartire per i propri regni, ed anche voi quando vi avvicinate venite festeggiati come i salvatori dei regni. Respirate finalmente un’aria che da tempo non respiravate, un’aria di tranquillità e festa.